Donatella Talini

Donatella Talini

giovedì 27 maggio 2010

Piluccando su internet

Altri motivi per leggere Dolls, il romanzo ambientato in una cooperativa sociale e non soltanto. Così scrive Silvia Galluzzo, educatrice professionale, che ho scovato su internet: "Non si parla mai della situazione dei lavoratori soci e non delle cooperative. Ti senti ripetere, dopo aver pagato 2/3 mila euro che sei diventato un socio lavoratore, per poi SENTIRTI RICATTATO SE NON VOTI CIO' CHE PENSA IL CDA etc etc." E' molto interessante, quanto rileva Silvia, un aspetto tipico delle coopertive sociali, che il romanzo Dolls evidenzia come procedura... decisionale. Poi Silvia fa alcuni esempi concreti di come gli Statuti (o forse più propriamente i regolamenti interni?) sia delle cooperative di Lega Coop che di Confcooperative SANCISCONO REGOLE PARTICOLARI CHE RIDUCONO I DIRITTI STABILITI DAL CONTRATTO NAZIONALE. Anche questa è un'osservazione importantissima: quanti soci lavoratori ne sono al corrente? Ancora Silvia: "però non ho mai sentito fare una critica, una sola critica alla gestione delle cooperrative". Ti sei domandato perchè? Ti sei mai domandato a chi serve che la cooperazione sociale sia identificata come l'economia buona e pulita, in odore di santità? La chiusa poi è eccezionale: "Ringrazio la GRANDE FAMIGLIA della cooperativa... tutti uguali, tutti soci, tutti con gli stessi diritti/doveri solo con funzioni diverse... UNA BELLA BUFALA". Quante volte ti hanno detto, nella tua cooperativa, che tu fai parte di una grande, grande famiglia? Non dicono proprio così, anche dalle tue parti? Il contributo di Silvia Galluzzo è molto sintetico e denso. E poi è firmato.

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