Donatella Talini

Donatella Talini

martedì 18 maggio 2010

Le tre scimmiette

Internet e l'informazione. Se ne può discutere e se ne discute: quanta informazione corretta “gira” su Internet? E tuttavia non puoi incentrare ogni cosa sull'informazione. C'è un altro aspetto che merita di essere analizzato: che uso fai di quello che sai? E ancora – e qui il punto dolente: hai il coraggio di quello che sai? O invece: come sei riuscito, nel corso del tempo, a diventare così bravo e fare finta di niente?
Su Internet si possono rintracciare decine, anzi centinaia di testimonianze di persone che hanno subito delle angherie nelle cooperative sociali – e alla fine si può anche rendersi conto che la maggior parte di queste ingiustizie non avvengono perché nel cesto si trova la famosa mela marcia, e dunque la “Cooperativa Sociale Mela Onlus” era fra tutte le mele sane una mela marcia. Puoi spingerti addirittura oltre, e dimostrare che è il sistema stesso delle cooperative che si sta evolvendo con una logica spietata verso il marciume, tanto che le cooperative sociali diventano naturalmente delle mele marce – così se provi a tenere la tua mela “in salute” devi difenderla da tutto il cesto. E questo è già gravissimo, va da sé. Tuttavia non devi darti alibi: se quella dove lavori è la Cooperativa Sociale Mela Marcia Onlus, te ne accorgi quasi subito. Dunque il problema non è ciò che sai o ciò che non sai. Il problema è se hai il coraggio di quello che sai. La democrazia infatti non si basa soltanto su ciò che si sa. La democrazia è soprattutto una pratica: alzare la mano e agire, dire cioè quello che si sa, averne il coraggio. E' così che puoi testare la tua cooperativa. Alle assemblee, per esempio, quando non capisci quella voce del bilancio, proprio quella lì, chiedi spiegazione. E se la spiegazione che ti daranno è una non-spiegazione, prova a insistere. Se poi un dirigente ti sembra avere un comportamento poco chiaro, poco trasparente, chiedigli un colloquio e fatti spiegare come mai, per esempio, lui rifornisce la sua auto con la benzina della cooperativa e ci va al mare con la famiglia. Fallo, soprattutto se è il responsabile del tuo settore, perché poi la benzina mancherà... e non saranno stati i ladri! Oppure domanda al presidente perché usa l'auto della cooperativa per andare su e giù da casa sua alla sede, mentre tu, eterno pendolare, spendi duecento euro del tuo stipendio mensile – e mi limito a peccati veniali... Prova. Prova a “comunicare chiaramente” fra i dipendenti, fra i soci, in maniera orizzontale, verticale... o insomma, un po' come ti sembra meglio o come prescrivono “i processi della qualità ISO”. Prova a essere sincero, a dimostrarti “persona”. Non è così che dicono? Non è a questo che ti invitano? Secondo te, praticando questa democrazia in maniera ostinata, quanto resisterai in una cooperativa sociale? E in un'azienda? E in una cooperativa che è diventata soltanto un'azienda? Non sarà per questo che gradualmente facciamo a meno del coraggio di quello che sappiamo, non sarà che ci conviene fare come le tre scimmiette: non vedo, non sento e soprattutto non parlo?
E comunque: anche se all'interno della tua cooperativa sociale sarai diventato una scimmietta, niente ti impedirà di batterti per la democrazia contro gli Stati Uniti o a favore di Bush contro Saddam; niente ti impedirà di appendere manifesti alle pareti del tuo ufficio con i bambini dal pancione tondo e andare in vacanza nell'Egitto dei misteri a rompere i coglioni ai cammelli; niente ti impedirà di essere un “grillino” e fare cri-cri-nei corridoi, quando non ti vede nessuno; oppure prendi il microfono alla prossima festa sociale e dillo: “forza ragazzi! Con un po' di sacrificio ce la faremo!”. Chi lo sa che non ti paghino proprio per questo...

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