Donatella Talini

Donatella Talini

domenica 4 luglio 2010

Cosa c'entrano i Quattro Mori?

Il signor Itchek ha trovato un libriccino di un certo Aldo Santini, “livornese polemico”, dedicato al celebre monumento labronico, Livorno e i Quattro Mori. Ne consiglia la lettura, perché di un qualche interesse, sia storico che aneddotico, anche se immagina che sia un libro di non semplice reperibilità.
Descrizione sintetica del monumento: quello sul piedistallo, in marmo bianco di Carrara, è Leopoldo I della famiglia Medici; ai suoi piedi, incatenati e fusi nel bronzo, stanno invece i Mori, cioè i Turchi musulmani, schiavi. Il monumento è collocato, come tutti sanno, all'ingresso del porto, e nonostante sia un'opera che celebra il dominio del Granduca di Toscana – tanto che i rivoluzionari francesi volevano abbatterlo perché a loro dire “ignobile” – ha tuttavia un pregio: guardandolo, si capisce bene chi sta sopra e chi sta sotto.
Livorno, nel '600, ospitava una colonia di schiavi non indifferente. Nelle camerate del Bagno – che così si chiamavano gli alloggi di quei poveracci – ne furono inzeppati fino a 3.000, contemporaneamente.
Descrizione dell'attività della comunità dei forzati quando non stavano al remo di una galera: “Scaricavano le galere, spazzavano le strade, vuotavano i cassonetti, annaffiavano le aiole... a tre forzati fu concesso di gestire un baracchino nel porto... picconavano nei cantieri edili”. Non è difficile rendersi conto che gran parte delle attività sopraelencate, oggi, sono quelle svolte dai cooperatori sociali di tipo B (facchinaggio, igiene urbana, giardinaggio, gestione bar, edilizia) e se non basta vengono di seguito specificate le attività delle cooperative sociali di tipo A, servizi alla persona: “quelli di modi gentili nonché di bell'aspetto, ripuliti a dovere, servivano nelle case dell'alta borghesia, aiutavano in cucina e s'ingegnavano di soddisfare signori & signore.” Ma a che pro il signor Itchek si è dilungato nelle citazioni? Lui vuole arrivare una prima domanda, che poi ne fa scaturire una seconda: ammesso e non concesso che i Quattro Mori siano gli odierni cooperatori sociali di tipo A e di tipo B... chi è Leopoldo I della famiglia Medici, il Granduca di Toscana? Cioè quello, per intenderci, che nel monumento sta in alto? Seconda domanda: sarà proprio vero che i Mori incatenati ai remi e Leopoldo I, come dicono nelle cooperative sociali, sono tutti sulla stessa barca? Il signor Itchek, di Leopoldi, ne conosce più d'uno, e saprebbe indicarli a dito. Alla seconda domanda invece risponderebbe di no: i Mori e i Leopoldi non sono certo sulla stessa barca (galera) – anche se i Leopoldi fanno di tutto per farglielo credere, a quelli di sotto che remano... E così, tanto per rimanere nella metafora, confondono le acque: dicono che sopra o sotto fa lo stesso, sono tutti soci loro, oggi non è più come nel monumento di Livorno. Almeno nelle cooperative sociali. Lo dicono dal piedistallo però!

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