Donatella Talini

Donatella Talini

lunedì 27 settembre 2010

Un po' di Shakespeare, un pochino...

Il sunto di una ricerca sulle cooperative sociali di Stefano Castriota, pubblicato su Internet, ha per titolo Neanche le cooperative sociali sono perfette. Dev'essere un eufemismo. Perché Castriota scrive: "Negli ultimi tempi, però, sono emersi dei problemi..." e giù l'elenco, il solito elenco di quei problemi che non sto a ripetere per paura di annoiare il lettore. C'è comunque un paragrafetto interessante che riguarda i percorsi di carriera. Punto la mia attenzione proprio qui: "Lo stipendio sembra dipendere più dagli anni di esperienza nella cooperativa che non dal livello d'istruzione" scrive Castriota "Il livello d'istruzione, infatti, non mostra alcun effetto diretto sullo stipendio di impiegati e dirigenti. Delle due l'una: o l'istruzione non è remunerata adeguatamente, oppure per il tipo di mansioni svolte all'interno delle cooperative sociali non è necessario un elevato livello educativo". In entrambi i casi, comunque, siamo di fronte a "una mancanza di percorsi di carriera ben definiti". Non c'è di che essere orgogliosi, mi sembra. E allora? Intanto bisogna imparare a fare a meno degli eufemismi, e formulare la seguente domanda: chi e che cosa, dentro una cooperativa sociale, decide della tua carriera di dipendente? Dolls, tra l'altro, cerca di fare chiarezza proprio su questo punto: chi sono quelli che effettivamente decidono? E chi sono quelli che invece subiscono le decisioni? E soprattutto: perché? Insomma, Stefano Castriota si limita a dire: "C'è del marcio anche in Danimarca", e auspica che si intensifichino i controlli per "iniziare a punire le organizzazioni scorrette". Mentre Dolls sta veramente dalla parte di Amleto, e completa la citazione: "O canaglia, canaglia, maledetta canaglia sorridente! A me il mio taccuino! Perché è bene che vi scriva che uno può sorridere, e sorridere, ed essere una canaglia... almeno sono sicuro che così si può essere in Danimarca (E scrive)". Non è forse vero che si sorride, in Danimarca?

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